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Prestito con delega: cos’è e come funziona

cos'è il prestito con delega e come funziona

Nella delicata situazione economico-finanziaria che si è presentata in seguito all’emergenza sanitaria, numerose famiglie e altrettante piccole e medie imprese sono state costrette a fare i conti con diverse criticità.

Il lockdown e le conseguenze scaturite dal blocco di quasi tutte le attività produttive hanno infatti pesato molto sulla condizione economica degli italiani, già esasperata dalla crisi internazionale esplosa nel 2008.

L’accesso al credito è diventato quindi una priorità assoluta, così come la necessità di riuscire a ottenere un finanziamento con liquidità versato in modo diretto sul proprio conto corrente.

La soluzione ideale a questa esigenza arriva dal prestito con delega, riservato a coloro che hanno già ottenuto un prestito personale con cessione del quinto, dedicato a lavoratori dipendenti e pensionati, anche se cattivi pagatori.

Ma che cos’è nel dettaglio e come funziona il prestito delega? In questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie a comprenderne il meccanismo.

Prestito con delega: come funziona nel dettaglio?

La formula del prestito con delega segue le stesse dinamiche della cessione del quinto, ampliandone però la possibilità di superare i limiti della somma ottenibile.

Si tratta di un tipo di finanziamento rapido e facile da richiedere, poiché garantito dalla presenza della busta paga o della pensione. Parliamo quindi di un’opportunità che, più di altre, offre la certezza di ottenere il prestito personale in poco tempo.

Il prestito con delega è regolato dall’art. 1269 del Codice Civile e, in realtà, la denominazione corretta è “prestito con delega di pagamento”, o in alternativa, “doppio quinto”.

Questa formula permette infatti di raddoppiare l’importo del prestito già ottenuto, restituendo l’intera somma attraverso una doppia rata mensile, che non deve superare il 40% della cifra percepita ogni mese con regolare stipendio o come pensionati.

Doppio quinto: quali sono i vantaggi?

Come detto, uno dei principali vantaggi del prestito con delega è la possibilità di ottenere nuova liquidità in tempi brevi.

È importante poi tenere presente un’altra serie di benefici legati al doppio quinto, come:

  • la possibilità di rinnovare il finanziamento;
  • la possibilità di estinguere il prestito in modo anticipato dopo il primo anno di versamento delle rate;
  • la garanzia di una rata mensile costante;
  • la possibilità di sapere in anticipo l’entità del tasso applicato;
  • l’automatismo della restituzione del debito attraverso il prelievo mensile sullo stipendio o sulla pensione.

Chi può richiedere il prestito con delega?

Abbiamo ormai appurato che al prestito con delega di pagamento possono accedere i medesimi beneficiari dei prestiti con cessione del quinto, ovvero: 

  • lavoratori del settore pubblico e privato con regolare contratto di assunzione;
  • pensionati INPS e INPDAP.

La condizione preesistente per ottenere il prestito attraverso la cessione del quinto snellisce quindi di molto la pratica di approvazione da parte della banca, che conosce già il debitore. L’istituto di credito dovrà infatti limitarsi a valutare la documentazione presentata, la somma aggiuntiva richiesta e calcolare la nuova rata mensile.

Anche i cattivi pagatori possono beneficiare del prestito con delega?

Ebbene sì: anche in questa situazione si può ottenere l’ampliamento del prestito personale, in quanto la cessione del quinto permette l’accesso al credito anche ai cattivi pagatori.

Questo aspetto è determinato dalla garanzia per il creditore di ottenere di nuovo quanto erogato, oltre al fatto che, per legge, questo tipo di accesso al credito presuppone l’attivazione di una polizza sulla vita, che assicura l’istituto di credito anche in caso di eventi funesti.

Qual è la somma massima che si può ottenere con il doppio quinto?

Così come accade per il prestito personale con cessione del quinto, anche con il prestito con delega di pagamento la somma massima che si può richiedere alla banca è, di solito, pari a 60mila euro.

Di conseguenza, se si accede al doppio quinto, si può ottenere in totale una somma fino a 120mila euro, da restituire entro un lasso di tempo massimo stabilito in 10 anni.

Tuttavia, l’approvazione della somma massima richiedibile dipende da diversi fattori, come l’anzianità di servizio del lavoratore, che determina un maggior importo TFR accantonato.

Tale aspetto rappresenta per l’istituto di credito un’ulteriore garanzia nel caso in cui, per esempio, il debitore dovesse perdere il posto di lavoro prima della scadenza del periodo del piano di rientro.

Quali documenti servono per richiedere un prestito delega?

Il lavoratore o il pensionato che intendono richiedere il prestito delega devono presentare alcuni documenti alla banca che erogherà il prestito con delega, ossia:

  • una copia del documento di identità in corso di validità;
  • il codice fiscale o tessera sanitaria;
  • le ultime due buste paga.

Dal canto suo, anche il datore di lavoro dovrà poi produrre alcuni documenti, quali:

  • l’atto di consenso della doppia cessione del quinto;
  • il certificato dello stipendio.

Dopo aver consegnato tutti i documenti all’istituto di credito, la richiesta sarà valutata e, se approvata, l’importo sarà versato sul conto corrente segnalato dal richiedente all’atto della presentazione della richiesta.

Nonostante la semplicità dei passaggi rispetto a quelli richiesti per altre tipologie di finanziamento, è sempre bene avere un’idea chiara degli step da compiere per evitare eventuali criticità.

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