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Bonus per la casa: tutti gli incentivi del 2022

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Il 2021 è stato un anno molto particolare per i bonus dedicati alla casa, caratterizzato da interventi più o meno significativi sul Superbonus 110%.

Da una parte hanno inciso le richieste dei vari partiti che compongono la maggioranza, dall’altra, invece, le esigenze del Governo di contenere la spesa pubblica.

E la confusione scaturita, soprattutto nelle ultime settimane, ha scosso le certezze di chi avrebbe voluto investire nel mattone.

Per fortuna, alla fine si è trovato un compromesso sui vari punti oggetto di discussione e l’approvazione della Manovra di Bilancio ha dissolto qualsiasi dubbio, indicando le regole per il nuovo anno e fissando determinati paletti.

Vediamo di cosa si tratta.

Superbonus 110%: aumentano i controlli

Chiunque debba effettuare lavori domestici può tirare un sospiro di sollievo: il Superbonus 110%, noto come il bonus più generoso della storia, è confermato fino al 2023.

La condizione per accedere a questa detrazione è eseguire interventi che riescano a garantire un miglioramento della pagella energetica di almeno 2 classi.

Inoltre, è fondamentale che i richiedenti svolgano almeno il 60% del lavoro complessivo entro giugno del prossimo anno.

Dopodiché, nel 2024 la detrazione scenderà al 70% e nel 2025 subirà un altro calo, scendendo al 65%.

Parliamo di tagli importanti, che smorzano la convenienza del bonus e mettono a serio rischio il ricorso a questo strumento da parte delle famiglie, considerata la complessità delle procedure richieste.

Diverso è, invece, lo scenario previsto per le villette, per cui il Superbonus 110% resta in vigore solo alla fine di quest’anno, a condizione che entro il 30 giugno prossimo vengano effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

E, per utilizzare le parole dell’Agenzia delle Entrate, “la percentuale di legge va commisurata all’intervento complessivamente considerato” e non solo alle spese agevolate.

Sono saltati, invece, a differenza di quanto risultava dalle prime bozze della Manovra, il tetto Isee relativo al Superbonus per le villette, le limitazioni alla prima casa e i riferimenti alla Cila.

Bonus ristrutturazione e antisismico: confermati per altri 3 anni

La detrazione Irpef del 50% riguardante gli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024.

Lo stesso vale anche per la detrazione ordinaria del 50% per le opere di messa in sicurezza antisismica degli edifici situati in zone sismiche.

Inoltre, sono stati confermati anche gli ecobonus su case e immobili d’impresa, che prevedono una detrazione del 50% per le finestre e del 65% per il cambio delle caldaie, le coibentazioni e i pannelli solari termici.

Così come sono state confermate le detrazioni potenziali in condominio, del 70-75%, e quelle inerenti ai lavori di eco e sismabonus (80-85%).

Bonus mobili: scende il tetto di spesa

Per il prossimo triennio è stata confermata anche la detrazione Irpef al 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, che però avrà un limite di spesa molto più contenuto.

Dai 16mila euro del 2021, si scende infatti a 10mila euro, che verranno poi ridotti a 5mila nel 2023 e nel 2024.

Un altro bonus confermato fino al 2024 è quello inerente alla detrazione del 36% per spese fino a 5mila euro che mirano alla “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici e unità immobiliari, o per la realizzazione di pozzi, coperture e giardini pensili.

Infine, il bonus facciate viene quest’anno ridotto dal 90% al 60%, per poi sparire nel 2023.

A meno che, certo, non si decida per un’ulteriore proroga.

Sembra quindi che questi siano i tempi migliori per decidere di comprare una casa o investire sul mattone e approfittare degli incentivi, prima che le detrazioni calino o spariscano del tutto.

Così come è il momento ideale per eseguire interventi di ristrutturazione sulla propria abitazione.

Entrambe le decisioni, tuttavia, richiedono un investimento di denaro notevole, che spesso implica l’accesso al credito da parte di chi deve farvi fronte.

Si tratta di operazioni delicate, di cui è bene conoscere ogni aspetto per evitare di compiere passi falsi o troppo affrettati.

Preso atto di questo, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a una società di mediazione creditizia, che mette in relazione il cliente con i migliori istituti di credito per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma.

Affidandosi a un mediatore come FinanziareBene, l’accesso al credito diventa meno oneroso e molto più semplice.

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