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Prestiti: aumenta la richiesta di liquidità e cessioni del quinto

Prestiti: aumenta la richiesta per le cessioni del quinto
Il 2021 ha fatto registrare un aumento nella richiesta di prestiti e cessioni del quinto.

Prestiti per liquidità per riuscire a far fronte alle spese più disparate e cessioni del quinto a più non posso: è questo il nuovo trend del credito negli ultimi mesi di questo 2021 in Italia.

Complici di questo fenomeno sono la crisi collegata all’emergenza sanitaria e le nuove normative inerenti alla cessione del quinto.

Richiesta prestiti liquidità: di quanto è aumentata?

Secondo i dati raccolti nel terzo trimestre di quest’anno, quasi una richiesta di prestito su tre è finalizzata a ottenere liquidità, ovvero a disporre di una somma di denaro da impiegare a proprio piacimento.

Si tratta di un dato davvero significativo, più del 31%, soprattutto se paragonato alle statistiche registrate lo scorso anno, che avevano rilevato solo il 23% delle richieste di prestiti.

Le cause scatenanti dei nuovi numeri del credito sono di certo legate per buona parte all’emergenza sanitaria, che negli ultimi 2 anni ha aggravato la situazione economica generale delle famiglie.

Molte di queste si sono infatti viste costrette a richiedere prestiti per liquidità per pagare le tasse e le bollette, affrontare ristrutturazioni in casa o per dare un aiuto agli affetti rimasti senza lavoro.

Ci sono poi anche le Partite Iva e i liberi professionisti, molti dei quali devono far fronte a spese e pagamenti arretrati, e tutte le coppie che devono sostenere le spese di una separazione, fenomeno che ha conosciuto una forte crescita durante il lockdown.

Cessione del quinto ai privati: l’impennata

Quella della liquidità, tuttavia, non è l’unica domanda ad essere aumentata in modo esponenziale. A caratterizzare il nuovo mercato del credito negli ultimi mesi è stato anche un notevole incremento delle richieste di cessioni del quinto per privati: dal 53,4% del secondo trimestre al 58,3% del terzo trimestre 2021.

Le motivazioni legate all’aumento di questa forma di finanziamento non dipendono da un unico fattore, ma da più fenomeni.

Il primo in assoluto è rappresentato dalla nuova disciplina, meno penalizzante per le banche, che deriva dal Regolamento UE 2019/876 e che stabilisce una riduzione dell’assorbimento di capitale dal 75% al 35%.

Un costo del capitale ridotto quindi al minimo per le banche, che hanno la possibilità di offrire cessioni del quinto meno onerose.

Ci sono poi altre due nuove normative che hanno introdotto due importanti novità.

La prima è inerente al rinnovo della cessione del quinto, sulla quale il consumatore non dovrà più pagare la provvigione sull’intera somma, ma solo sulla variazione del montante del capitale in prestito.

Quindi, sul valore monetario riferito al termine di un intervallo di tempo comprensivo del capitale iniziale e degli interessi maturati nell’intervallo di tempo di riferimento.

La seconda novità riguarda invece l’estinzione anticipata, che ora comporta la restituzione di una quota degli oneri relativi al periodo in cui non si è goduto del prestito.

Tutte queste semplificazioni e ottimizzazioni hanno alleggerito il costo delle cessioni del quinto, facendo calare il tasso medio a livelli talvolta più competitivi dei classici prestiti personali.

Quanto costa oggi una cessione del quinto?

Gli Istituti di Credito, quindi le banche e le società finanziarie, offrono prodotti di cessione del quinto con TAN (Tasso Annuo Nominale) molto vicini al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), portando di conseguenza una riduzione delle spese ai minimi termini.

Si tratta di prodotti molto più trasparenti e accessibili, non solo per la fascia di utenti avvantaggiata, ovvero quella dei pubblici dipendenti e dei pensionati, ma anche per i dipendenti privati.

Questi ultimi, nei mesi precedenti, hanno infatti potuto usufruire di tassi di interesse sotto il 5%, in particolare su durate medio-lunghe, dove la convenienza della cessione del quinto ha superato di gran lunga quella di un prestito personale.

Oggi la soluzione migliore per privati ha un tasso pari al 4,82%, intorno al 2,72% per i dipendenti pubblici e al 3,76% per i pensionati. 

Per farsi un’idea di cosa offre il mercato e richiedere un preventivo di cessione del quinto in modo del tutto semplice e sicuro, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a un mediatore creditizio.

Si tratta di un professionista che permette al consumatore di semplificare la procedura, sfruttando le sue consulenze finanziarie per gestire la pratica per conto del cliente e che gli proporrà la soluzione finanziaria più conveniente e adatta alle sue esigenze.

Affidandosi a un mediatore come FinanziareBene, la richiesta di liquidità o la domanda per la cessione del quinto diventano meno stressanti e più economiche.

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