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Casa e incentivi: il Governo cambia rotta

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Con l’approvazione della Legge di Bilancio, il Governo ha invertito la rotta sugli incentivi per l’acquisto di una casa.

Una volta approvata la manovra di Bilancio, e in attesa della parola definitiva dal Parlamento, è possibile avere un quadro più chiaro di tutte le misure che entreranno in funzione nel 2022, in modo tale da poter scegliere con maggiore consapevolezza in merito all’acquisto di una casa sfruttando gli incentivi.

Si possono quindi analizzare con più chiarezza anche tutti i pro e i contro di ciascun incentivo, senza dare per scontato che il Superbonus 110% sia più conveniente di tutte le altre agevolazioni.

Incentivi casa: ultimi ritocchi alla manovra di Bilancio

Gli obiettivi al centro di questa manovra erano due: sostenere la ripresa dei consumi da parte delle famiglie, rilanciare un settore cruciale per l’economia come l’edilizia e far quadrare i conti pubblici.

E dopo alcune lunghe settimane di mediazione, si è deciso di rinnovare la possibilità di ricorrere allo sconto in fattura o alla cessione del credito anche in caso di lavori che comportano la detrazione del 50% o del 65%.

All’inizio, il Governo era più orientato a lasciare queste agevolazioni solo per il Superbonus, ma poi ha deciso di cambiare rotta, per timore che la manovra non avrebbe retto davanti al Parlamento.

Tale decisione è mirata anche ad attenuare l’effetto regressivo dei bonus, sfruttabili solo da chi ha già abbastanza liquidità per sostenere i costi iniziali e la capienza Irpef per scontare, in seguito, l’incentivo dalle imposte.

Il bonus facciate viene confermato, anche se, al momento, solo per il 2022, passando però dal 90% al 60%.

Incentivi casa: bonus in calo 

Il Superbonus 110%, invece, che permette di realizzare interventi edilizi per il miglioramento energetico degli edifici già esistenti e per la messa in sicurezza dal rischio sismico con uno sconto fiscale del 110%, viene confermato per il 2022 e il 2023.

La conferma avviene, tuttavia, tenendo conto di alcune considerazioni

  • il bonus ha difficoltà a decollare a causa della poca chiarezza riguardo i contorni della sua applicazione;
  • le tempistiche per la realizzazione dei lavori, a causa del boom di richieste e delle file di attesa, sono troppo lunghe.

Le aziende del settore chiedevano a gran voce che il Superbonus venisse stabilizzato, ma il Governo sostiene che, in questo modo, avrebbe rappresentato un costo eccessivo per il bilancio statale.

Così, la decisione finale è stata quella di far scendere la detrazione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. 

Sono tagli importanti, che rischiano di costituire un deterrente per le famiglie, considerato anche che, data la complessità delle procedure richieste per l’incentivo, il gioco potrebbe non valere la candela per molti.

Il Consiglio dei Ministri non ha invece riservato alcuna novità sul Superbonus per le case indipendenti: è prevista una mini proroga al 31 dicembre 2022.

Tornano in superficie i vecchi incentivi per la casa

Alla fine dei conti, i vecchi bonus ristrutturazioni, per un periodo accantonati, sembrano destinati a tornare di moda.

Nonostante non siano generosi come il Superbonus, i vecchi incentivi hanno il vantaggio di garantire subito gli sgravi e di comportare una burocrazia molto meno complessa.

Un aspetto che fa guadagnare molti punti alle precedenti agevolazioni, che tornano quasi al pari del nuovo in termini di convenienza, o comunque lo faranno in visione della riduzione del Superbonus, soprattutto se verranno confermate le previsioni di limitarne la soglia ISEE.

Infine, a completare il quadro, arriva la conferma del bonus mobili, che si attiva solo nel caso in cui l’immobile a cui verranno destinati gli acquisti è sottoposto a interventi di ristrutturazione.

Anche in questo caso, però, è prevista una riduzione dello sconto: dal 50% fino ai 16mila euro di spesa, scende a un massimo di 5mila euro.

Infine, viene confermato il bonus giardini, che ammonta al 36% della spesa, fino a un massimo di 5mila euro.

Quel che è certo è che, nonostante i numerosi incentivi, compiere un intervento importante sulla propria abitazione comporta un investimento di denaro considerevole, motivo per cui spesso gli italiani decidono di accedere al credito per farvi fronte.

Le richieste di finanziamento per ristrutturazioni, infatti, sono tanto popolari quanto lo sono i mutui e, anche in questo caso, è sempre bene valutare al meglio quale sia l’opzione più conveniente per ottenere il denaro di cui si ha bisogno.

Rivolgersi a un mediatore ad una società di mediazione creditizia permette al consumatore di accedere alle competenze finanziarie del consulente, che gestirà la pratica per conto del cliente e gli proporrà la soluzione finanziaria più conveniente e adatta alle sue esigenze.

Affidandosi a un mediatore come FinanziareBene, l’accesso al credito diventa meno stressante e più economico.

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