Grazie ai tassi convenienti, alle garanzie statali sui mutui concessi agli under 36 con il Fondo di garanzia per la prima casa del Decreto Sostegni Bis, sono sempre di più i giovani single che scelgono di chiedere un mutuo per comprare casa.
Giovani single e compravendite: i dati statistici
Secondo i dati raccolti dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, l’acquisto di case da parte di persone single, divorziate, separate o vedove è aumentato in modo vertiginoso.
Lo studio ha preso in esame in particolar modo le compravendite da parte di giovani single nelle grandi città, facendo anche un confronto con gli anni precedenti.
Nei primi 6 mesi del 2021, il 70% delle persone rientranti in queste categorie ha chiesto un mutuo, mentre solo il 30% ha deciso di optare per l’affitto.
Nel primo semestre del 2020, invece, le compravendite da parte dei single rappresentavano il 67,6% delle transazioni, mentre nel 32,4% dei casi puntavano sulle locazioni.
Si potrebbe attribuire la causa del cambiamento alle trasformazioni causate dalla pandemia, ma non è così.
Infatti, l’aumento è tangibile anche rispetto al 2019, dove nel primo semestre gli acquisti di una casa rappresentavano il 67,7% e gli affitti il 32,3%.
Il motivo sembra invece legato soprattutto al desiderio di essere indipendenti e di avere una casa tutta per sé.
Non a caso, sempre secondo lo studio condotto da Tecnocasa, le compravendite riguardano nell’82,4% dei casi l’abitazione principale.
Per il resto, il 14,3% dei single compra per investimento e solo il 3,3% opta per la casa vacanze.
Una delle tipologie di appartamento più in voga è il trilocale, seguito dai bilocali e, infine, dalle abitazioni indipendenti e semindipendenti.
Una variazione post pandemia, tuttavia, c’è stata: dopo il primo lockdown anche i single hanno iniziato a privilegiare case più grandi e con spazi esterni.
Giovani single: sempre di più ricorrono al credito per acquistare casa
Inoltre, sempre più single decidono di richiedere un mutuo per comprare casa: la percentuale è in crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 2020.
Gli acquirenti single hanno di base un’età inferiore ai 35 anni, agevolati dai tassi di interesse convenienti e, soprattutto, dall’introduzione delle garanzie statali sui mutui concessi agli under 36.
Con il Decreto Sostegni bis, il Governo Draghi ha emanato disposizioni importanti, che riguardano anche il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa.
I destinatari della misura sono coppie coniugate o conviventi da almeno 2 anni, a patto che almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni, genitori single con figli minori, giovani che non hanno compiuto 36 anni e inquilini residenti in case popolari.
Per tutti i soggetti rientranti in queste categorie che ottengono un mutuo di importo superiore all’80% del prezzo d’acquisto della casa, compresi gli oneri accessori, e hanno un ISEE inferiore a 40mila euro, la garanzia cedibile dal Fondo sarà elevata all’80% della quota capitale.
Chi invece rispetta i requisiti di accesso al Fondo, ma ha un ISEE superiore ai 40mila euro annui, potrà usufruire di una garanzia pari al 50% della quota capitale.
Fondo prima casa: come fare domanda
Le domande per accedere al Fondo possono essere presentate alle banche aderenti all’iniziativa fino al 30 giugno 2022.
L’immobile deve essere ad uso abitativo, ubicato sul territorio nazionale e non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
Inoltre, l’abitazione non deve presentare caratteristiche di lusso.
Il mutuo non deve superare i 250 mila euro e il modulo di accesso al Fondo deve presentare una delle tre tipologie di acquisto:
- acquisto;
- acquisto con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;
- acquisto con accollo da frazionamento.
Chi ha meno di 36 anni e ha intenzione di acquistare casa potrà quindi contare su un mutuo a tasso agevolato e su altre agevolazioni fiscali.
Una delle soluzioni migliori da adottare per avere la certezza che tutti i passaggi vengano effettuati in modo corretto è quella di rivolgersi a un mediatore creditizio.
I vantaggi di questa scelta sono molteplici: da una parte, c’è un considerevole risparmio di tempo, perché è il mediatore a individuare il prodotto finanziario più adatto a soddisfare le necessità del cliente; dall’altra, si ha la certezza che il mediatore lavora soltanto nell’interesse del cliente, poiché è libero da vincoli e dispone di diversi mandati da parte di Istituti di Credito e Società Finanziarie.
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